Papa Francesco ha scritto una lettera ai giovani dedicando loro il libro dal titolo Francesco giullare di Dio. Raccontato ai giovani da frate Pacifico “re dei versi”, scritto dal cappuccino cardinale padre Raniero Cantalamessa (Edizioni Francescane Italiane), in libreria da venerdì 9 aprile. Si tratta della ricostruzione della singolare vicenda di Guglielmo da Lisciano, cantastorie di successo, che incontrò Francesco d’Assisi e ne divenne uno dei primi compagni col nome di frate Pacifico.
La premessa al libro porta il titolo «Lettera di papa Francesco a un giovane fratello in ricerca». Lo scritto si apre con l’interrogativo ai giovani in cerca di Dio, tratto dal Discorso della Montagna: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e che cerca trova, e a chi bussa sarà aperto» (Mt 7, 7-8). Poi il Papa riflette che alcunigli domanderebbero se promesse così grandi e impegnative debbono essere prese sul serio perché molti chiedono e non ottengono, cercano e non trovano, bussano alle porte del cielo ma nessuno risponde. Francesco comprende questi dubbi e apprezza queste domande per poi rispondere con le parole di Dio per mezzo del profeta Geremia: «Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; mi lacerò trovare da voi» (Ger 29, 13-14). Dunque, Dio si lascia trovare si, ma solo dall’uomo che lo cerca con tutto il cuore. Ed infatti, come raccontano i Vangeli, «Il Signore si lasciò trovare dall’insistenza della vedova importuna, dalla sete di verità di Nicodemo, dalla fede del centurione, dal grido della vedova di Nain, dal pentimento sincero della peccatrice, dal desiderio di salute del lebbroso, dalla nostalgia della luce di Bartimeo». Allora, commenta il Papa: «Chi cerca trova se cerca con tutto il cuore, se per lui il Signore diventa vitale come l’acqua per il deserto, come la terra per un seme, come il sole per un fiore» e aggiunge: «la fede non si dà in maniera automatica, come un dono indifferente dalla tua partecipazione, ma ti chiede di coinvolgerti in prima persona e con tutto te stesso. E’ un dono che vuole essere desiderato».
A chi dice di non aver trovato il Signore, il papa ripete di domandarsi se lo ha cercato con tutto lo slancio del cuore. E ai giovani, destinatari di questo suo messaggio, indica come modello Guglielmo da Lisciano che vide nello splendore della santità di san Francesco «la bellezza del volto di Dio. Quello che aveva sempre cercato finalmente lo trovava, e lo trovava grazie a un uomo santo».
Infine, augurando a ogni giovane una buona lettura del libro, ricorda che «Dio non ha smesso di chiamare, forse oggi più di ieri fa sentire la sua voce. Se solo abbassi altri volumi e alzi quello dei tuoi più grandi desideri, la sentirai chiara e nitida dentro di te e intorno a te». (cu)