giovedì 2 dicembre 2021 di ​​​​​​​​​​​CLAUDIO URBANI

Mercoledì 1° dicembre, la comunità di Allerona, si è stretta attorno al suo parroco emerito monsignor Luigi Farnesi, tornato in paese dopo il lungo periodo della pandemia per presiedere la messa solenne, nella ricorrenza della festa del patrono Sant’Ansano martire. A concelebrare con lui anche il vicario generale della diocesi don Stefano Puri, il parroco attuale di Allerona don Eugenico Campini e don Zefiro Tordi rappresentante della vicaria di zona.

Al termine della cerimonia religiosa, il sindaco Sauro Basili ha conferito a monsignor Farnesi la cittadinanza onoraria,deliberata dal Consiglio comunale, che gli attesta di essersi fatto apprezzare da tutti, indistintamente, per le sue qualità cristiane e umane nei cinquant’anni del suo ministero parrocchiale in Allerona. «Sempre presente nelle vicende che hanno caratterizzato il nostro paese – si dice nelle motivazioni dell’onorificenza – è stato per tutti un costante punto di riferimento, un sacerdote che ha predicato il Vangelo di Cristo non solo dal pulpito della Chiesa ma con azioni semplici e ricche di umanità da farlo diventare parte integrante del tessuto sociale». Si afferma, infine, che «l’Amministrazione comunale gli conferma sentimenti di apprezzamento e stima e “un posto speciale” nei cuori e nei ricordi degli alleronesi».

E’ seguito quindi il ringraziamento a don Luigi da parte dei parrocchiani per gli insegnamenti religiosi ricevuti, per aver voluto conservare tutte le tradizioni e rinvigorirle per dare continuità alle testimonianze di un grande patrimonio di fede delle passate generazioni, in modo da poterlo ancora perpetuare nel tempo. Sono stati ricordati anche il suo incessante impegno, e la tenacia, per custodire e migliorare il patrimonio architettonico delle chiese alleronesi per renderlo sempre più adeguato a magnificare la presenza di Dio, della Madonna e di tutti i santi che vi sono venerati. 

Questo suo impegno è stato anche un motivo per far comprendere a tanti alleronesi la necessità di prendere in mano la propria storia. E, in effetti, le speranze e le fatiche condivise, i momenti di festa e quelli di dolore, affrontati insieme nella fede, hanno intrecciato indissolubilmente la storia della parrocchia, la storia di tante persone, con la storia del sacerdote don Luigi. La cerimonia si è chiusa con la consegna di alcuni omaggi e con l’attestato di gratitudine e stima da parte dei dirigenti della Compagnia di Sant’Ansano in un clima di gioia che, seppure scandito dalle note della banda musicale, non ha nascosto un velo di sentita commozione.