… Ai giovani è riservato il carisma di avere visioni, agli anziani di fare sogni. Umanamente parlando sembrerebbe essere vero il contrario cioè che i giovani sognino e che gli anziani abbiano visioni. Ma che i giovani sognino questo è nell’ordine della natura, non c’è bisogno di un carisma speciale. Al contrario quando sono gli anziani a sognare; quando l’anziano papa Innocenzo III sogna un uomo che sostiene con la spalla la chiesa cadente del Laterano e riconosce in lui il giovane vestito di stracci (Francesco d’Assisi, ndr) che il giorno prima gli ha presentato il suo programma di vita, e quando l’anziano Giovanni XXIII “sogna” un concilio e una Chiesa dalle finestre aperte, ebbene, questo non è nell’ordine della natura, ma della grazia, è profezia.

   Giovani con una visione! Questo sì che è dono dello Spirito Santo! Ma che significa, in questo caso, avere una visione? Significa vivere per uno scopo, e non un qualsiasi scopo che finisca con la morte, o anche molto tempo prima. Uno scopo per il quale valga la pena di vivere e di morire.

   Giovani con una visione significa giovani con una vocazione. Per sapere cos’è l’uomo e cosa è “naturale” per lui, il pensiero umano (specie quello influenzato dalla filosofia greca) si è sempre basato sull’analisi della sua natura (physis), intendendo per natura – secondo il significato etimologico di questa parola – ciò che l’uomo è dalla sua nascita e cioè un animale razionale. Ma la Bibbia ignora del tutto il concetto di natura applicato all’uomo e si bassa invece sul concetto di vocazione. 

   L’uomo non è solo ciò che è determinato ad essere dalla sua nascita, ma anche ciò che è chiamato a divenire con l’esercizio della libertà, nell’obbedienza alla parola di Dio. L’uomo è vocazione! E cos’è che l’uomo e la donna sono chiamati a divenire? E’ semplice e la Bibbia lo ripete dall’inizio alla fine: essere santi perché Dio è santo, perché dobbiamo divenire quello che siamo stati creati per essere “immagine somiglianza di Dio”. Il contrario di santo non è peccatore, ma fallito. Se non ci facciamo santi abbiamo fallito lo scopo per cui siamo stati creati e siamo al mondo. (Da R. Cantalamessa, Francesco giullare di Dio. Raccontato ai giovani dal frate Pacifico “re dei versi”, Edizioni Francescane Italiane, Perugia 2021, pp. 56-57).